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Rio
De Janeiro con le due sue realtà contrapposte
( povere favelas e
importanti quartieri residenziali), è diventata nel mondo, la città
simbolo del Brasile per eccellenza E' strategicamente adagiata tra
bianche, naturali, invitanti spiagge e foreste. Tra il mare, meta di
incessante turismo e le montagne. Proprio sulla cima di una di
queste, il Corcovado, a picco sulla baia, sulla stessa città, si erge,
issata su otto metri di basamento, l'imponente statua del Cristo
Redentore. (ben 30 metri di altezza ).
La prima richiesta per la costruzione di un grande simbolo cristiano, venne,
nel lontano 1850, da un prete cattolico( Pedro Maria Boss ) che,
per poterlo realizzare, coinvolse, nella speranza di ottenerne il finanziamento,
la principessa Isabella, figlia dell'imperatore del
Brasile dell'epoca, Pietro II. L'iniziativa, venne lasciata cadere
nel 1889. Il Brasile divenne repubblica. Evento che portò la
scissione tra lo stato e la chiesa
Nel 1921, l'arcidiocesi di Rio
riprense il vecchio progetto, organizzando una raccolta fondi destinata
unicamente alla sua realizzaazione. Dalla valenza dello
scultore francese Paul Landowski, emerse l'immagine di un Cristo
gigantesco a braccia aperte, quasi a voler simboleggiare la croce. Lo stesso,
richiese la collaborazione del supervisore locale Heitor da Silva Costa e di
vari tecnici, per la ricerca del materiale più idoneo. Realizzata in
calcestruzzo, la statua venne poi rivestita
di un componente resistente alle bizzarie del clima del luogo.
Inaugurata con grande cerimonia dal presidente Gétulio Vargas il
12 ottobre del 1931, nel 2007,venne riconosciuta e d inserita dall'Unesco, tra le sette meraviglie del mondo.
Per accedervi, inizialmente si
poteva usufruire solo della linea ferroviaria. Non tutti, tantomeno i disabili,
potevano
certo permettersi di superare quei 222 gradini che collegavano la città
alla grandiosa opera d'arte...!
Nel 2002, è
stata però apportata una importante innovazione, concretizzatasi
nella collocazione
di ben 4 scale mobili e 3 elevatori panoramici.
Il Cristo Redentore di Rio, ai cui
piedi, nel 2006 fu costruita e cosacrata dall'Arcivescovo Eusebio Oscar
Scheid ,una cappella, restò la statua più alta del mondo, solo fino
al novembre 2010. Data in cui ne fu eretta una in Polonia, precisamente a Swiebodzin,
che superava la precedente, di ben 6,5 metri. Era un
altrettanto splendido "Cristo Re".
Altre,
grandiose, si concretizzarono in differenti località e Paesi. Notevole,
resta quella
sita in Bolivia. Il " Cristo de la concordia " sorse sull'altura di Cerro San Pedro, in ricordo
della visita di papa Giovanni Paolo II, alla città di Cochabamba.
Il "Cristo Resuscitado" in
Tlaneplantla ( Messico), alto ben 33 metri, è inserito in un
noto pantheon chiamato < Giardini
del ricordo >.
Anche
Manado, in Indonesia, può gloriarsi di possedere un alto " Cristo
benedicente". Pure Lisbona, in Portogallo. Il suo " Cristo Rei " fu
voluto, nel 1959, dal dittatore Antonio de Oliveira Salazar.
Il " Cristo roto" (statua < mutilata>)
si trova a San José de Gracia ( Messico ). Quello di
Vung Tau, sul monte Nho, nel Vietnam. Altrettanto imponente e bello,
è il monumento del "Cristo Redentore", sito a Maratea.
Quello che però, particolarmente
mi affascina
forse perchè calato in differente contesto,
staziona dal 1954, sul fondale della baia di San Fruttuoso, tra Portofino e
Camogli. E' il " Cristo degli Abissi ". Splendida statua bronzea,
con le braccia sollevate verso la superficie ( 2,50 mt di altezza), sembra
voglia accogliere chi scende in profondità per contemplarla. Scolpita dallo
scultore Guido Galletti, voluta da Duilio Marcante, fu inabissata in ricordo
dell'amico e appassionato subacqueo Dario Gonzatti
che, proprio durante un'immersione , morì nel 1950.
Sul basamento è affissa la targa
commemorativa.
La stessa statua, in differente
materiale, oltre che nella chiesa di San Fruttuoso, è conservata
al Museo Nazionale Attività Subacquee, a Marina di Ravenna.
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